Cachet artisti, come gudicarlo non è affatto semplice. Essendo l’arte e lo spettacolo attività immateriali, è ovvio che una valutazione sul compenso richiesto da un artista debba prendere in considerazione molti fattori.
Le cose poi si complicano ulteriormente se devono essere confrontati più artisti. Si prenda ad esempio il caso dell’organizzazione di uno spettacolo di animazione di qualsiasi tipo. Gli organizzatori, come atto preliminare, chiedono un preventivo spesa a quegli artisti che reputano più interessanti. I preventivi saranno plasmati sulla base di quello che è il cachet specifico di ogni artista. In una situazione come questa, come è possibile regolarsi? In altre parole, in base a che criterio il singolo cachet è giusto o esagerato?
Domande come queste non sono certamente di facile risposta. Il più delle volte, infatti, chi organizza la performance ha poca dimestichezza con il settore essendo interessato al servizio.
Cachet artisti: come valutarli
Ogni forma di spettacolo di animazione ha un costo a se. La prima regola da seguire nella valutazione dei vari cachet di artisti deriva da questo postulato. Possono essere confrontati solo ed esclusivamente quelle performance tra loro simili. Questo significa che non è possibile confrontare uno spettacolo di cabaret con una cena con delitto. Per valutare i cachet richiesti, inoltre, è sempre necessario anche capire cosa comprende quel corrispettivo.
Molto spesso, infatti, il cachet è solo la somma richiesta dall’artista per il suo servizio con esclusione di tutti i collaterali. In questo caso, il corrispettivo richiesto va sommato quindi a tutta una serie di altre voci. Compiere questa operazione è indispensabile per evitare poi di superare il limite stabilito del budget. Se un artista ha un alto cachet e non è incluso nulla, si rischia di non tornare con i conti.
Cachet artisti: quando il prezzo è giusto?
In linea di principio dietro un artista apprezzato c’è sempre un cachet alto. Questo perché ha la capacità di attirare più pubblico e quindi di poter guadagnare maggiormente dalla vendita dei biglietti (in caso di teatri, palazzetti ecc.) o dall’incasso dei coperti e consumazioni (in caso di ristoranti, locali, club).
Nel caso di eventi privati poi (come convention e cene aziendali) più è alto il cachet più si presume che il comico sia conosciuto ed “in auge” in quel particolare momento in modo da dare più lustro all’evento ed all’azienda che lo propone.
Questo però non significa che a costi più contenuti si debba rinunciare alla qualità, al lustro ed agli incassi, anzi. E’ vero infatti il ragionamento contrario per il quale artisti molto bravi, ma non conosciuti alla massa, in un settore molto competitivo, sono soliti avere un cachet inferiori. La qualità in questi casi non si viene assolutamente a perdere, l’importante è riuscire a riconoscere ed ingaggiare artisti professionisti e di esperienza.
Sul mercato, infatti, sono presenti molti player ma solo alcuni possono essere qualificati come professionisti. Come sempre avviene nell’ambito commerciale, infatti, quando c’è il boom di un determinato settore, immediatamente in tanti si gettano a capofitto su questo comparto. Questo fenomeno è avvenuto anche nel segmento di mercato dello spettacolo e dell’animazione. E’ ovvio quindi che, come in tutti i settori, anche in questo a fronte di una domanda molto alta ci sia un’offerta che non sempre è limpida. Tanti animatori e attori di livello amatoriale, infatti, spesso si propongono con offerte stracciate. Abbagliati da questi cachet molto contenuti, in tanti si rivolgono a questi artisti quasi improvvisati. Il risultato di questa scelta può rivelarsi drammatico. Sono molto frequenti, infatti, i casi di associazioni, enti organizzatori o comunque privati che restano molto delusi da questa loro scelta. Il risultato concreto di tutto questo è una inevitabile disaffezione. Un’altra cosa importante poi da valutare insieme al cachet è quella dell’artista giusto per il tipo di evento dove si andrà ad esibire. In questo caso sarebbe utile farsi consigliare da dei professionisti dell’organizzazione eventi.
Cachet artisti oggi: conclusioni finali
Alla luce di tutto quello che abbiamo fin qui affermato, possiamo concludere che il cachet tipo di un artista sia un concetto estremamente relativo. Certo un valido aiuto nell’individuazione del giusto compenso può arrivare facendo dei paragoni tra le richieste di vari artisti. Quello che però conta davvero e che può fare la differenza è riuscire ad avere una conoscenza, per quanto generale, di quelle che sono le caratteristiche del servizio offerto. Completamente da evitare le offerte stracciate dietro le quali, molto spesso, si nascondono artisti improvvisati di livello quasi amatoriale. Attenzione però al fatto che non tutte le offerte sono per loro natura stracciate. In altre parole dietro molte occasioni si nascondono artisti molto bravi e in grado di fare la differenza.
Un’ operazione da fare preliminarmente prima di valutare la congruità del cachet richiesto da un artista è quella di raccogliere quante informazioni più possibili sul servizio offerto. Ma al di la di tutto questo ci sta qualcosa che non può essere valutato in termini prettamente razionali. Si tratta di quella che in ambito lavorativo prendere il nome di professionalità. Il modo con cui si pone un artista, la sua capacità di dare anche un servizio di consulenza che va oltre lo spettacolo, sono elementi che solo artisti professionisti sanno offrire.
Se vuoi sapere di più sul cachet degli artisti, magari su alcuni in particolare contattami per mail o telefonicamente.
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