Il più delle volte le cene aziendali sono, da punto di vista del dipendente, una scocciatura che è solo in parte compensata dalla gratuità dell’evento e, dal punto di vista del padrone-titolare, una necessità che rientra nelle attività collaterali che l’azienda deve sostenere per fare gruppo (rare volte) o per celebrare determinate ricorrenze. Il risultato di un approccio simile è quasi scontato e basterebbe guardare quello che avviene nelle sale in cui sono ospitate cene aziendali di questo tipo. I commensali chiacchierano ognuno con i compagni di tavolo, riproponendo gli stessi rapporti esistenti ogni giorni in ufficio, e i dirigenti sono isolati quasi a voler guardare dall’alto quello che sta avvenendo. Scocciatura nella scocciatura è poi il discorso del titolare che, il più delle volte, suona come una voce lontana a tutti. E’ chiaro che una cena aziendale di questo tipo non sono solo non è efficiente ma può essere considerata come lo specchio di tutto quello che non va nell’ambiente di lavoro. Ma come fare per dare vita a cene aziendali efficienti e, chiaramente, anche divertenti e non noiose? La risposta a queste esigenze è l’intrattenimento.
Intrattenimento cene aziendali: un fattore che contribuisce a dare unità alla propria azienda
La prima obiezione che un datore di lavoro può fare dinanzi a chi gli propone di inserire nelle sue classiche cene aziendali una qualche forma d’intrattenimento è che, questo genere di animazione, possa tradursi, alla fine, in un buco nell’acqua ossia che si vada a sostenere una spesa aggiuntiva che non porta concretamente a nulla. Un’osservazione di questo tipo è chiaramente accettabile ma non tiene in considerazione il fatto che esista intrattenimento e intrattenimento delle cene aziendali. Il vero professionista del settore, infatti, è colui che fornisce un servizio d’intrattenimento che contribuisce anche a formare i dipendenti che partecipano alla cena. Del resto sono gli stessi manuali di gestione delle risorse umane ad affermare che tutti gli appuntamenti extra-lavorativi rivestono un ruolo anche sulla costruzione dello spirito di gruppo. E’ il cosiddetto team building, ossia l’arte di fare crescere l’identificazione tra dipendente e azienda per il benessere di entrambi. Anche una cena aziendale, come ad esempio un’escursione in montagna, se correlata da un intrattenimento di tipo professionale, rientra all’interno di questo discorso.
Che tipo di intrattenimento scegliere per le proprie cene aziendali?
E passiamo adesso alla domanda che ogni professionista del settore pondera per bene prima di fornire una risposta: a che tipo d’intrattenimento è meglio ricorrere? Questo passaggio, come mostrato dall’esperienza sul campo dello staff di Eventiinmovimento, è infatti essenziale e non può tradursi in una scelta casuale. Esistono, infatti, molteplici forme d’intrattenimento che possono essere implementate durante le cene aziendali. Molto dipende dall’obiettivo della serata, dal contesto in cui essa è maturata e dal target di commensali presenti. Solo dopo aver sciolto questi dubbi è possibile passare alla fase concreta e scegliere tra una cena con delitto o uno spettacolo di burlesque, tra uno spettacolo di cabaret o un quiz elettronico o ancora tra uno spettacolo magico e la performance di un finto relatore. Abbiamo preferito accoppiare in questo modo le varie opzioni perché ognuna di esse è espressione di un forma di intrattenimento con scopi differenti. E’ infatti evidente che il cabaret, lo spettacolo di magia e il burlesque siano più espressione di un puro divertimento mentre cena con delitto, nella sua variante aziendale, quiz elettronico e finti relatori sono invece espressione di un divertimento misto a formazione. Sono queste tre forme d’intrattenimento per cene aziendali, a cui si può anche aggiungere poi il teatro di impresa, a rientrare a pieno titolo nelle forme per meglio gestire le risorse umane.
E se il pubblico è costituito da persone di diversa nazionalità?
Avendo spesso a che fare con aziende che sono delle multinazionali, lo staff di Eventiinmovimento è in grado di superare lo scoglio della lingua che sarebbe inevitabile con spettacoli parlati. La soluzione a questo problema è rappresentata dal cosiddetto varietà internazionale che combina quelle che si chiamano in gergo arti visive come il burlesque, il mimo comico, il trasformismo, la clownerie, la magia e le grandi illusioni. La parola non serve più quindi, ma tutti riusciranno comunque a comprendere perfettamente cosa è stato messo in scena su disposizione del proprio datore di lavoro.
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